giovedì 12 gennaio 2012

Quadri di civiltà










                                                                  Gli  Assiri
Verso  il  1230  a.C, in Mesopotamia, nasce  un nuovo  popolo: gli Assiri.  Erano  un  popolo  di  agricoltori  e  pastori, che  provenivano  da terre  che  confinavano con l’alta Mesopotamia; la loro  regione era  poco  fertile  ed era  circondata  da paesi ostili.
Gli Assiri, dovendosi difendere  dai  confinanti, diventarono  un  popolo  di  guerrieri,  riuscirono a  conquistare  la Mesopotamia grazie a  una formidabile  ORGANIZZAZIONE  MILITARE  che si basava su armamenti  potenti  (archi, spade, elmi, scudi, lance) e  carri  da  combattimento  veloci.
Per  mantenere  questo  sistema  militare, i  sovrani  imponevano  alla  maggior  parte  del loro  popolo di essere  soldati  per  lunghi  periodi. Ciò  comportò  la  mancanza  di  uomini  per  la  coltivazione  dei  campi e per la  costruzione  di  opere pubbliche. Per  risolvere  questo  problema, gli Assiri,  ricorsero  al  sistema  della  DEPORTAZIONE; cioè  prelevavano  una  grande  quantità  di uomini  da  popoli conquistati e  li  riducevano in SCHIAVITU.
Gli Assiri  praticavano  anche  l’agricoltura,  lavoravano  metalli  e  costruivano  grandi  e  belle città.
Le città erano governate da un unico re. Il  più  grande re  assiro  fu  Assurbanipal che oltre  ad essere  un  grande  guerriero fu un re colto e  saggio; portò la  capitale  del suo  impero a Ninive e nella sua reggia costruì un’immensa biblioteca  nella  quale furono  raccolte le tavolette scritte di tutti i testi  dell’ epoca.                       
Tra le rovine  del  suo palazzo ne sono state rivenute, nel secolo scorso, a migliaia esse rappresentano  per  gli storici un patrimonio  fondamentale.
Il sontuoso  palazzo eretto da  Assurbanipal a Ninive  aveva  ricche decorazioni alle pareti ottenute  con  la tecnica del  bassorilievo, spesso dipinto con colori vivaci. Con  questa  tecnica erano  state  realizzate  narrazioni  semplici  e comprensibili  da  tutti  i sudditi.
I risultati  erano  molto raffinati  in quanto l’uso degli scalpelli di ferro, consentiva  di incidere con  estrema  finezza.







                                                               I BABILONESI
I Babilonesi nel 2000 a.C crearono un grande impero in Mesopotamia. La capitale, Babilonia era a sud sulle rive dell'Eufrate.
Uno dei più grandi sovrani babilonesi fu Hammurabi. Egli scrisse un "Codice" di  282 leggi che tutti dovevano rispettare, altrimenti era prevista una pena. Questa era chiamata"legge del taglione", cioè "occhio per occhio, dente per dente".
Per farle rispettare Hammurabi diceva che il "Codice" aveva origine divina ed era opera del Dio Marduck, il più potente Dio babilonese. 
Queste leggi erano uguali per tutti,ma siccome  per i babilonesi non tutti gli uomini  erano uguali, anche le leggi venivano applicate in modo diverso a seconda di chi aveva commesso la colpa e di chi era la vittima. 
Infatti la società era divisa in tre classi:
1. nobili
2. uomini liberi
3. schiavi
I nobili erano i più importanti, quindi per loro la  legge del taglione si applicava solo se offendevano un altro nobile, altrimenti la pena era minore al torto commesso.
Gli uomini liberi erano trattati allo stesso modo tra loro, mentre erano superiori agli schiavi.
Infine gli schiavi erano all'ultimo posto,infatti potevano essere puniti addirittura con la morte.
 Pisolo










                                                                                                                            I  SUMERI

I Sumeri sono vissuti dal 4000 a.c. al 2340 a.C. e vivevano nella parte meridionale della Mesopotamia, l'attuale Iraq.
Costruirono le prime città indipendenti lungo il Tigri e l'Eufrate, erano circondate da spesse mura e controllavano vaste zone di campagna dove si trovavano i villaggi. Questo modello di città autonoma prende il nome di Città-Stato.
Gli edifici principali erano il tempio che sorgeva al centro della città,  si chiamava Ziqqurat, era una grande torre a gradoni ed in cima c’era la casa del dio dove poteva entrare solo il re e il sacerdote e il palazzo del re.
Nel tempio i sacerdoti non svolgevano solo compiti religiosi, essi infatti
assegnavano ai contadini dei villaggi le terre da coltivare, custodivano nei magazzini del tempio i prodotti della terra, regolavano i commerci;
ridistribuivano il cibo al popolo in caso di carestie, organizzavano le scuole,
dirigevano la realizzazione di grandi opere per tutta la comunità come i canali e argini.
I Sumeri si dedicarono all’agricoltura, all’allevamento, all’artigianato e al commercio.                           
Per sapere la grande quantità di merci conservate nei magazzini i Sumeri inventarono la scrittura: i pittogrammi per annotare tipo e quantità di merci, ideogrammi per azioni ed idee e  i fonogrammi  che non rappresentavano più il significato delle parole ma il loro suono.
Si arrivò poi alla scrittura cuneiforme detta così per suoi tipici segni a forma di cunei.
I Sumeri incidevano su una tavoletta di morbida argilla con una asticella dotata di punta. Chi imparava la scrittura, una tecnica molto difficile perché ci volevano anni di studio, era una persona importante ed era chiamato Scriba.
I Sumeri erano Politeisti cioè credevano in molti dei, i più importanti erano: Anu il dio del cielo, Enil il dio del vento e delle tempeste, Enki il dio dell’acqua e delle regioni sotterranee.
I Sumeri inventarono l’aratro, la ruota e furono i primi ad adottare il calendario lunare di dodici mesi ciascuno di trenta giorni.
 Pucci

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